Riprendono martedì 13 aprile alle ore 20.45, presso la sala circolare del Centro parrocchiale di Fossò, i “Martedì del sociale”, promossi dai Vicariati di Vigonovo e Campagna Lupia. Si tratta di un ciclo di riflessioni sui temi sociali che viene proposto da ormai 14 anni, in collaborazione con la Pastorale sociale diocesana. Quest'anno l'attenzione è ancora rivolta al bene comune.
“Del bene comune si è parlato tanto, in tutti i suoi aspetti ed implicazioni, tanto da diventare ormai uno dei temi più propagandati, assunto come proprio tanto da schieramenti politici quanto da gruppi sociali, o conclamato a gran voce dai mass media nei palchi televisivi .
Superando quelle che sono le definizioni emotive o di circostanza, il cristiano consapevole, che vive il suo tempo come testimone del Vangelo, si pone in atteggiamento critico e propositivo nella comunità, divenendo protagonista e soggetto attuatore del messaggio di Cristo.
E’ un messaggio di speranza, che va al cuore di tutti gli uomini in terra e che ad ogni uomo annuncia la salvezza: la vera essenza della vita terrena rivolta all’amore autentico, diventando ragione dello stesso vivere e pienezza dell’esistenza.
E così il bene comune diventa stile di vita di ogni cristiano, scopo di ogni sua azione, cultura del proprio pensiero, nella piena attuazione della definizione offerta dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono, sia alla collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente”, confermata e rinnovata dall’enciclica CARITAS IN VERITATE, che apre il bene comune all’ideale della fraternità.
La figura di Lazzati ha ricalcato questo stile, con autentica coerenza ed intensità interpretativa, promuovendo e diffondendo una cultura politica animata dalla concezione cristiana dell’uomo e del mondo”.
Ecco la presentazione dell'edizione 2010:
“Del bene comune si è parlato tanto, in tutti i suoi aspetti ed implicazioni, tanto da diventare ormai uno dei temi più propagandati, assunto come proprio tanto da schieramenti politici quanto da gruppi sociali, o conclamato a gran voce dai mass media nei palchi televisivi .
Superando quelle che sono le definizioni emotive o di circostanza, il cristiano consapevole, che vive il suo tempo come testimone del Vangelo, si pone in atteggiamento critico e propositivo nella comunità, divenendo protagonista e soggetto attuatore del messaggio di Cristo.
E’ un messaggio di speranza, che va al cuore di tutti gli uomini in terra e che ad ogni uomo annuncia la salvezza: la vera essenza della vita terrena rivolta all’amore autentico, diventando ragione dello stesso vivere e pienezza dell’esistenza.
E così il bene comune diventa stile di vita di ogni cristiano, scopo di ogni sua azione, cultura del proprio pensiero, nella piena attuazione della definizione offerta dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono, sia alla collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente”, confermata e rinnovata dall’enciclica CARITAS IN VERITATE, che apre il bene comune all’ideale della fraternità.
La figura di Lazzati ha ricalcato questo stile, con autentica coerenza ed intensità interpretativa, promuovendo e diffondendo una cultura politica animata dalla concezione cristiana dell’uomo e del mondo”.