Un appello per l'acqua, bene comune

CUSTODIRE IL BENE COMUNE SI CONCRETIZZA NEL SALVAGUARDARE I BENI COMUNI COME L'ACQUA

APPELLO ALLE PARROCCHIE

L’acqua viene chiamata bene comune, il primo dei beni comuni. Ma è una definizione per difetto. L’acqua è l’elemento costitutivo di quasi tutti gli essere viventi ed è la condizione essenziale per la vita di tutti gli organismi. Per i credenti l’acqua è collegata allo Spirito creatore, vivificatore e purificatore; è la sorgente che zampilla per la vita eterna. L’acqua è alla partenza della vita e costituisce l’elemento predominante del corpo umano; segna con il battesimo l’inizio della vita spirituale ed è la benedizione ultima sull’esistenza terrena di una persona. L’acqua rimane determinante per la possibilità di vita dell'umanità e di futuro del pianeta.

 Il papa Benedetto XVI nell'enciclica Caritas in Veritate ha dichiarato che l'acqua è un diritto universale di tutti gli esseri umani: “Il diritto all'alimentazione, così come quello all'acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, ad iniziare, innanzitutto, dal diritto primario alla vita. È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni” (n.32).

 Nell’attuale civiltà del mercato globale anche l’acqua è stata ridotta a bene privato, mercificata come risorsa monetizzabile. La privatizzazione dell’acqua si pone come il più grande attacco alla vita. Se la vita delle persone dipenderà dalla capacità di acquistarsi l’acqua, già da oggi si apre uno scenario drammatico per tutte le popolazioni che ancora non dispongono di acqua potabile. Se vogliamo che rimanga il diritto alla vita dobbiamo riportare anche l’acqua a diritto e non a semplice risorsa. L’acqua deve rimanere un bene libero dall'interesse economico. La legge di privatizzazione dei servizi idrici, approvata nel 2009 in Italia, sigilla la tendenza del libero mercato di mercificare l'acqua.

 Quest’anno le nostre comunità hanno affrontato e riflettuto sul bene comune e sull'importanza dei nuovi stili di vita. Sappiamo che decisiva è la pratica quotidiana, sia individuale che comunitaria della nostra gente. Proprio in questo periodo è partita la raccolta firme per la ripubblicizzazione della gestione dei servizi idrici dell’acqua in Italia. È la prima tappa per creare attenzione e sensibilità in tutta la società civile per arrivare preparati e coscienti a un referendum molto importante per poter garantire l'acqua come bene comune e diritto umano. Lo dobbiamo fare sia in Italia ma anche a livello mondiale.

 Invitiamo le comunità cristiane a dare il proprio apporto per concorrere a questa affermazione dell’acqua come diritto universale. È il più bel contributo di giustizia che possiamo offrire alle popolazioni che attualmente dipendono di fatto dalle grandi multinazionali dell’acqua.

 Concretamente, sollecitiamo le parrocchie ad informare sull’iniziativa della raccolta di firme che la società civile organizzata sta portando avanti in questi mesi, a favore del referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici e per la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua.

 

 

 Padova 17 maggio 2010

 

 Per ulteriori informazioni sono disponibili anche:

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 Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita, 049 773687   nuovistilidivita@diocesipadova.it