Lavoro ritrovato! Laboratorio per giovani sul lavoro che verrà

Prossimo appuntamento: 19 ottobre ore 19 al Centro Toniolo

Il lavoro è una dimensione essenziale della vita personale, famigliare, sociale. Ha un impatto molto forte sulla vita interiore, sui progetti di vita, sulle relazioni sociali, sui diritti fondamentali, sui doveri di cittadinanza. Anche per chi ha fede è una dimensione essenziale… che merita di essere toccata dalla fede.
Chi ha fede non può esimersi da farsi domande e da fare domande sul lavoro proprio e di tutti. Domande dettate da un’intelligenza illuminata dal Vangelo e dai suoi criteri di bene e di giustizia. Chi ha fede non può non maturare atteggiamenti per accostarsi e stare nel mondo del lavoro.
Il lavoro oggi è caratterizzato da tante “cose nuove”: alcune hanno i tratti dell’emergenza e del dramma; altre sono novità economiche; altre politiche e di organizzazione del lavoro. E tutti noi abbiamo anche sete di novità morali e spirituali per avvicinarci al lavoro. Molte cose nuove riguardano i giovani.
Tra le “cose nuove” del lavoro, una delle più dirompenti sarà sicuramente la riforma Fornero, in gestazione in questi mesi presso il Parlamento. Una riforma da conoscere, da capire, da “interrograre”, da criticare. Soprattutto da parte dei giovani.
Per questo, come Pastorale del lavoro, vogliamo attivare un “laboratorio per giovani sul lavoro che verrà”… per ritrovare il lavoro come ambito di discernimento e azione.

Un percorso di approfondimento in tre tappe sulla riforma del lavoro in gestazione, a partire dalle domande concrete dei giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro.

  1. La prima tappa vuole essere un momento di “ascolto” dei giovani. Sulla base di una griglia di domande si tratta di ascoltare le domande, le preoccupazioni, le aspirazioni dei giovani circa il lavoro, partendo dal vissuto o dal percepito personale. Si faranno emergere anche quanto l’essere cristiani interagisce o confligge o resta indifferente rispetto alla questione lavoro. Il materiale raccolto verrà utilizzato per calibrare la seconda tappa, e per costruire il dialogo attivo con l’ospite della terza tappa.
  2. La seconda tappa vuole essere il momento in cui i giovani, con l’aiuto di esperti, conoscono i contenuti della riforma del lavoro, gli orientamenti che vengono dall'Unione Europea, e il contesto socio-economico sulla quale essa viene a cadere, passando dal vissuto e dal percepito ad una conoscenza più completa e ampia del quadro. Si offrirà anche l’opportunità di approfondire alcuni aspetti etici e di spiritualità del lavoro.
  3. La terza tappa è il dialogo attivo con un personaggio di rilievo nazionale, attore del cambiamento politico sul tema del lavoro, a partire dalle domande e dalle riflessioni emerse tra i giovani nelle prime due tappe.