Rivista “Toniolo ricerca”, online il numero di settembre 2009

È on line il numero di settembre della rivista Toniolo Ricerca. Bene comune e Terzo Veneto: mappe in rete. Vi invitiamo a visitarci all'indirizzo www.tonioloricerca.it.

La rivista web è pubblicata a cura del Centro Toniolo. Di seguito l’editoriale del primo numero, che illustra lo spirito e il senso della rivista.

 

“Metti una sentinella che annunzi quanto vede”

Dopo un lungo tempo di gestazione e di programmazione, nasce oggi “Tonioloricerca”. Un modo nuovo per il Centro Toniolo della Diocesi di Padova, di proporsi all’esterno, e di ritornare nello stesso tempo ad essere spazio aperto di riflessione, confronto, testimonianza, documentazione… “ricerca” appunto.

In questa scommessa c’è tutta la tradizione e la storia del Centro Toniolo; e anche della Pastorale sociale della Diocesi di Padova, e ci sono anche le sfide che queste realtà oggi sono chiamate a raccogliere, in termini culturali e sociali. E in questa scommessa c’è anche la tenacia di alcuni amici, che credono nell’importanza di essere “sentinelle” che scrutano in avanti, e hanno il coraggio di non fermarsi alle piccole “beghe” quotidiane che spesso riempiono le pagine elettroniche e cartacee del grande universo della comunicazione. E’ una scommessa, sia in termini di mezzi, sia in termini di destinatari, sia in termini di contenuto.

I mezzi. Abbiamo scelto di stare nella rete… non è cosa ovvia, non è cosa semplice, oggi è tanto banale quanto rischioso. Ma come recentemente ci ha suggerito anche Benedetto XVI, la rete e le tecnologie da essa implicate «sono un vero dono per l’umanità: dobbiamo perciò far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile» (Messaggio per la 43° Giornata mondiale della comunicazioni sociali, 24 maggio 2009, e dunque noi vogliamo raccogliere la sfida, e provare a starci. Abbiamo scelto di non fare né un sito, né un blog, ma un mensile. Questo per sobrietà di mezzi, ma soprattutto perché vogliamo impegnarci a scrivere riflessioni e pensieri che non durino un giorno, ma rimangano nel tempo. Abbiamo scelto di scrivere gratuitamente, con un impegno volontario, perché crediamo molto nel volontariato e nell’impegno che le persone possono dare gratuitamente, per amore della società e del servizio al suo sviluppo.

I destinatari. Abbiamo scelto di proporci a molti destinatari: agli amici che condividono un cammino e questo è ovvio. Ma anche a tante altre persone che esercitano un servizio all’interno della comunità civile. Noi ci proporremo a loro, sperando di non disturbare troppo, ma di offrire qualche sintesi utile, a chi per motivi di tempo non può costruirsele da sé. Non ci imponiamo, ma ci proponiamo.

Il contenuto. Vogliamo provare a parlare del Terzo Veneto, inserendoci così nei linguaggi e nelle prospettive di lungo periodo che la nostra regione sta cercando di darsi. Il modo con cui Tonioloricerca è strutturato richiama esattamente i temi indicati nei documenti di programmazione pluriennale della nostra regione, e questa è una scelta precisa. Vogliamo parlare di Terzo Veneto ponendoci continuamente la domanda su quale possa essere il Bene comune per il Terzo Veneto, il bene di tutti gli uomini e le donne che lo abiteranno. Da qui si capisce che accettiamo la sfida di prendere sul serio la Dottrina sociale della Chiesa e le ragionevoli prospettive che essa ci propone, per capire, disegnare, discernere, analizzare, il futuro del nostro territorio. Con uno sguardo speriamo penetrante.

Il punto vero di forza di “Tonioloricerca” sono tuttavia le persone che hanno accettato di farne parte, come dicevamo, in modo assolutamente gratuito. La loro sensibilità, il loro modo di sentirsi parte di un gruppo, le loro competenze, le loro idee, le loro curiosità, le loro proposte… la loro libertà di proporsi, sono ciò che costituisce la ricchezza e il senso stesso di Tonioloricerca. Essi potrebbero veramente costituire il germe di qualcosa di interessante per il nostro territorio. Là dove ci sono uomini e donne che liberamente pensano, unite dall’ideale di servire l’uomo e il bene comune, può nascere veramente qualcosa di importante. Spesso nella storia è stato così. Noi non chiudiamo la porta a questa possibilità.

Ci teniamo a dire fin d’ora che quello che si è formato non è un gruppo chiuso, ma aperto, a futuri e ulteriori apporti. Lo spazio di Tonioloricerca è uno spazio aperto, e ci auguriamo che a sua volta trovi spazi aperti dove navigare.

Oggi, di fronte all’espressione Bene comune, siamo spinti a ritenerla una bella espressione, evocatrice di una società buona dove gli uomini possano svilupparsi pienamente (cfr. Gaudium et Spes n° 26), ma nello stesso tempo siamo tentati di dire che comunque non sia qualcosa che si possa rendere concreto, e che alla fine sia un ideale che non ci aiuta nella costruzione della società. In definitiva, il desiderio di Tonioloricerca e degli amici che ne fanno parte, è quello di dire i mille modi in cui il bene comune può essere concretizzato, per scacciare la tentazione di relegarlo ad una mera utopia e ad una prospettiva esclusivamente escatologica. In realtà esiste ed è sempre esistito nella storia un “qui ed ora” che realizza il bene comune, e c’è qualcos’altro che rischia di opporvisi. L’importante è saper alzare lo sguardo per poterlo vedere e “fare”.

«Poiché così mi ha detto il Signore: “Va', metti una sentinella che annunzi quanto vede”» (Isaia 21,6).

don Marco Cagol